Dal Consiglio dei Ministri di venerdì è uscita la nota di aggiornamento al DEF, il documento programmatico di economia e finanza che getta le basi per la legge di stabilità da presentare entro il 15 ottobre. Intorno alle 20 il premier Renzi, con i ministri Franceschini e Padoan si è presentato in conferenza stampa, questa volta sprovvisto di slide. Ma i tre hanno portato con loro il solito inguaribile ottimismo e qualche trucchetto contabile utile a far quadrare i conti, ma soltanto in apparenza.
Riassumendo, ecco il quadro economico descritto dal premier. L’Italia nel 2015 crescerà più del previsto, +0,9% dal precedente +0,7% e nel 2016, +1,6% dal +1,4%. In salita anche il deficit programmato, al 2,2% rispetto all’1,8 “grazie alla flessibilità di Bruxelles” – spiega il premier Renzi. Poi qualche frase ad effetto: “Vogliamo abbassare il debito perché è giusto verso i nostri figli e i nipoti. Lo faremo con una manovra che sarà espansiva e non di rigore. Nel 2015 abbiamo svoltato, nel 2016 acceleriamo”. L’intervento del premier termina nella ormai classica retorica del #lasvoltabuona.