Airbnb, BlaBlaCar, Uber: la sharing economy ha conquistato l’Italia. Se è buona o cattiva lo deciderà la politica

La crisi economica e l’affermarsi delle nuove tecnologie digitali sono probabilmente i due eventi più rappresentativi degli ultimi 7-10 anni. L’esplosione della sharing economy, la condivisione di beni e servizi, nasce proprio dalle rivoluzioni che hanno interessato la nostra economia negli ultimi anni. Trattare la sharing economy infatti, significa approfondire una realtà che sfrutta le tecnologie e i capisaldi dalla new economy ripensando, alla stesso tempo, i modelli di consumo attuali e andando alla ricerca di risparmio e convenienza. Si tratta di una realtà sempre più in espansione, un’economia di cui anche l’Italia, Paese sempre abbastanza restìo ad accogliere a braccia aperte le rivoluzioni, non può e non deve più fare a meno. Ovviamente non è tutto ora quel che luccica e anche la sharing economy, come tutte le grandi innovazioni, porta con sè problemi non marginali dal punto di vista fiscale e normativo. Ma ormai, al tempo di internet e dei social media, non è possibile fermare la rivoluzione della sharing economy, servirebbe soltanto una classe politica in grado di comprendere i cambiamenti in atto nella società e fornire i giusti mezzi per renderla un cambiamento positivo per tutti anzichè una minaccia.

Continua a leggere l’articolo sulla sharing economy su IBTIMES

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