Articolo pubblicato su Business Insider Italia
– Tutte le strade, si suol dire, portano a Roma. E in particolare, se si tratta di turisti, conducono al Colosseo. L’Anfiteatro Flavio infatti è l’unico museo statale in Italia che si salva dall’avanzata dei ‘barbari’, se così possiamo chiamare l’orda di viaggiatori, soprattutto stranieri, che invade il Belpaese per darsi allo shopping più sfrenato, alla faccia delle meraviglie che tutto il mondo ci invidia. In termini di visitatori annuali, i grandi outlet italiani – quei villaggi fuori città con centinaia di negozi, bar e ristoranti – battono senza troppa fatica musei statali come gli Uffizi, Pompei o la Galleria dell’Accademia. E anche dal punto di vista economico non c’è partita: se nel 2017 tutti i musei statali italiani hanno incassato 193 milioni di euro (dati del Mibact), soltanto i 5 outlet italiani del gruppo McArthurGlen hanno fatturato oltre un miliardo.
Il ministero dei Beni culturali pubblica ogni anno un rapporto che fotografa l’andamento dei musei e delle aree archeologiche registrando, almeno negli ultimi anni, un costante aumento di ingressi e ricavi. Molto meno trasparenti, invece, sono i gruppi che gestiscono gli outlet e che malvolentieri forniscono numeri sul loro business miliardario. I dati ufficiosi però ci permettono di stilare una classifica dei siti italiani più visitati.
Al primo posto resiste il Colosseo che nel 2017 ha registrato 7 milioni di turisti, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
A seguire c’è il Serravalle Designer Outlet, il più grande centro d’Europa che si trova in una posizione strategica tra Liguria, Piemonte e Lombardia: qui circa 5 milioni di visitatori l’anno fanno le corse per accaparrarsi scarpe e vestiti con sconti dal 30 al 70%.
Anche la terza, la quarta e la quinta posizione sono occupate dai villaggi marcati McArthurGlen, il colosso dei prezzi stracciati con 24 outlet in Europa e 4,5 miliardi di fatturato nel 2017 (+12,5% sul 2016). Al villaggio dello shopping di Castel Romano, situato a 30 minuti dalla Capitale, nel 2017 sono stati registrati 4,5 milioni di visitatori; mentre La Reggia (Caserta) e Noventa di Piave (Venezia) accolgono ogni anno oltre 3,5 milioni di compratori ciascuno.
Il quinto outlet italiano di McArthurGlen, quello di Barberino del Mugello (Firenze) con oltre 3 milioni di visitatori l’annose la gioca con gli scavi archeologici di Pompei che nel 2017 hanno registrato 3,3 milioni di turisti (+7,6% sul 2016).
Restando in Toscana, si attesta intorno ai 3 milioni di ingressi il The Mall, l’outlet di Regello di proprietà del gruppo Kering, la holding del lusso a cui fa capo Gucci. Il villaggio infatti è la riserva di caccia dei maniaci dello shopping in cerca di grandi griffe del lusso a prezzi scontati: Gucci, Moncler, Ugo Boss, Armani, Dolce&Gabbana, Givenchy, Fendi, Jimmy Choo, Ferragamo, Valentino e Versace sono alcuni dei più ricercati.
Il regno dei marchi blasonati attira nel Mugello molti più turisti dei musei di Firenze. La Galleria degli Uffizi, uno dei siti artistici più conosciuti al mondo, registra soltanto 2,2 milioni di turisti (+10% sul 2016), mentre la Galleria dell’Accademia, che espone il maggior numero di sculture di Michelangelo al mondo, tra cui il celeberrimo David accoglie 1,6 milioni di visitatori, quasi la metà di quelli che vanno al The Mall.
Come a dire che su tre viaggiatori stranieri arrivati a Firenze, due vanno a fare shopping a Reggello e uno preferisce ammirare il David.
Secondo le stime, i big spender degli outlet italiani provengono soprattutto da Oriente. McArthurGlen fa sapere che Cina, Russia e Corea del Sud sono i mercati principali che pesano oltre il 50% delle vendite tax free e vantano una spesa, in media, pari a 6 volte quella degli altri turisti. Stessa tendenza registrata a Reggello: i due terzi della clientela del The Mall proviene dalla Cina, un mercato ricco e in costante aumento (+6% di media annua nell’ultimo triennio). E proprio sull’èlite cinese, quella che in Italia spende circa mille euro al giorno a testa, sta puntanto il Comune di Firenze.
Il Convention bureau, partner di Palazzo Vecchio per la promozione turistica, ha avviato un progetto, insieme al The Mall, che propone ai tour operator cinesi di fascia alta pacchetti turistici completi con alberghi a 5 stelle, viaggi in Ferrari, campi da golf, cucina stellata e, ovviamente, shopping di lusso. Se poi avanza tempo, forse, ci scappa anche un salto agli Uffizi.