Si continua a discutere sulla tanto odiata riforma delle pensioni targata Fornero. Il Presidente della Commissione lavoro alla Camera, Cesare Damiano sta lavorando per riformare il sistema delle pensioni italiane e trovare una soluzione per gli esodati nati dalla riforma del governo Monti.
Martedì scorso è arrivata in Commissione Lavoro alla Camera una nuova proposta in tema di pensioni. Ma, dopo un confronto tra i partiti d’accordo sulla necessità di modificare la riforma Fornero, la seduta si è conclusa con un rinvio. Il cantiere quindi è aperto e i lavoratori aspettano novità circa la tanto desiderata pensione. Ecco quali sono le ultime proposte in tema di pensioni.
Pensione 2015: Quota 100
Tra le proposte di riforma arrivate in Commissione Lavoro c’è quella che reintroduce le quote. In particolare Damiano ha proposto l’introduzione della quota 100 per ottenere la pensione. Per ottenere la pensione con la quota 100 il lavoratore deve avere un’età di 66 anni e tre mesi e almeno 34 anni di contributi.
Pensione 2015: anticipata a 62 anni
La proposta di riforma prevede anche la possibilità di andare in pensione anticipata rispetto al paletto dei 66 anni di età. In questo caso però l’assegno della pensione subirebbe una decurtazione. Se la riforma delle pensioni seguisse questa strada i lavoratori avrebbero la possibilità di smettere di lavorare a 62 anni di età, a patto che abbiano raggiunto i 35 anni di contributi. Andare in pensione anticipata però comporta un alleggerimento dell’assegno pensionistico. Le percentuali da decurtare non sono ancora state fissate.
Ma lo schema da seguire per le pensioni del 2015 sarebbe questo:
- chi va in pensione tra i 62 e i 66 anni di età, fermo restando la contribuzione di 35 anni, subirà riduzioni dell’assegno che diminuiscono con il salire dell’età;
- chi va in pensione a 66 anni di età usufruendo della quota 100 non subirà decurtazioni dell’importo della pensione;
- chi va in pensione tra i 66 e i 70 anni di età avrà un aumento dell’assegno pensionistico. Anche in questo caso le percentuali non sono ancora chiare.